La stampa 3D è considerata uno dei pilastri tecnologici della quarta rivoluzione industriale. Ma quali sono i suoi costi per l’industria?

L’Additive Manufacturing è un insieme di tecnologie che permette di realizzare propotipi, parti di ricambio e prodotti finiti attraverso l’addizione di materiale, ovvero il processo contrario rispetto a quello che avviene nelle tecnologie tradizionali in cui la produzione avviene mediante la sottrazione di materiale.
Per quanto riguarda i costi, è richiesto lo sviluppo di un modello economico per l’implementazione della stampa 3D nelle aziende, per capire se la tecnologia additiva possa essere conveniente non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello economico.

Le voci di costo che intervengono per l’impiego di questi sistemi nell’industria, appartengono a quattro gruppi principali, come emerge dall’analisi dei principali modelli economici, ovvero:

  1. Costo materiali: suddivisi in materiale diretto, di supporto e di scarto
  2. Costo manodopera: attività di pre e post processo (caricamento materiale, rimozione pezzi, trattamenti successivi, ecc.)
  3. Costo macchinari (stampanti)
  4. Altri costi: costo energia e lavorazioni di post-produzione, compresi rispettivamente tra lo 0-2 e il 6-8 dei costi totali

Nonostante all’apparenza i costi per la stampa 3D possano sembrare elevati, è emerso da ricerche effettuate da aziende reali che la scelta di adozione della tecnologia di Additive Manufacturing si conferma essere sempre la migliore per la qualità dei prodotti, che è il fattore critico di fondamentale importanza per la loro resa finale.

Noi di S&T Laser realizziamo prototipi in metallo grazie alla tecnologia di stampa di modelli 3D.

Ad oggi possiamo considerare la nostra realtà un valido aiuto per tutte le aziende che necessitano di modifiche, riparazioni o interventi di vario tipo sui propri particolari. Manteniamo sempre un contatto diretto con il nostro cliente per aggiornarlo sulle procedure impiegate e soprattutto sui costi che dovrà sostenere.